Le ESBL (extended-spectrum beta-lactamase) sono enzimi mediati da plasmidi che derivano da mutazioni di beta-lattamasi, selezionati dall’uso estensivo di cefalosporine a spettro allargato. Inattivano tutte le penicilline, tutte le cefalosporine e l’aztreonam, ma non sono attive nei confronti di cefamicine e carbapenemici e sono generalmente inibite dagli inibitori delle beta-lattamasi. Spesso i ceppi produttori di ESBL sono resistenti al trimethoprim/sulfametossazolo e agli aminoglicosidi (plasmidi che codificano per le ESBL possono trasportare geni di resistenza a queste molecole) e ai fluorchinolonici (resistenza cromosomica associata).
In pratica sono resistenti alle cefalosporine di 3° generazione ai beta lattamici ai monobattami alle carbossi-ureidopenicilline e spesso anche ai fluorochinoloni e agli aminoglicosidi.
Un test ESBL positivo indica la presenza di ceppi di enterobatteri produttori di beta-lattamasi a spettro esteso risultando, per tale motivo, di difficile eradicazione in terapia; gli antibiotici di scelta nelle infezioni gravi di ceppi ESBL positivo sono i carbapenemi.